“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale” (Rom. 12:1)
Cosa potremo offrire a Dio? Lui ha offerto tutto a noi dandoci il meglio, dandoci il suo Figlio che è venuto per dare la sua vita al posto nostro! L’offerta che potremo dare non può limitarsi a briciole o cose di poco conto. L’apostolo Paolo esorta quanti sono toccati dall’amore di Cristo, a donare …i corpi. Infatti i nostri corpi possono essere lo strumento che Dio vuole usare per amare il prossimo, per annunziare la buona notizia, per ascoltare e aiutare chi ha bisogno. Non si tratta di ritirarsi a vita ascetica ma di vivere in questo mondo in modo nuovo. Ma non si può donare il proprio corpo se il nostro spirito non è vivificato dalla Parola di Dio e dallo Spirito Santo, in altre parole se non siamo nati di nuovo (Giov.3). E non si può seguire Cristo se la nostra anima (sede dell’intelligenza, delle emozioni, della volontà) non ha deciso di farlo. Le nostre scelte in proposito determineranno se saremo veri credenti o cristiani nominali e se ameremo Dio con tutta la nostra mente, il cuore e l’anima oppure no. La bibbia ci esorta (non è un obbligo) a donare noi stessi a Dio. Solo allora però, potremo vedere la gloria di Dio in noi. Se doni a Dio il tuo cuore, farai la differenza, anche intorno a te.