Se c’è una cosa bella da fare con i ragazzi è una bella passeggiata tra la natura, o meglio, una passeggiata nella creazione di Dio!
Leggendo nei primi capitoli della Bibbia scopriamo che tutto è stato fatto per noi. Dio creando la terra e dandola all’uomo ha presupposto che l’uomo la scoprisse, ne godesse e la custodisse.
Il gruppo Scout della nostra comunità è l’occasione proprio per vivere esperienze tra alberi, boschi, parchi, montagne, gole, cime, e altro. Un’occasione per immergersi nella natura e nella creazione di Dio.
Usiamo chiamare il gruppo Scout con l’acronimo RIG: Ragazzi in Gamba. Le attività sono organizzate per ragazzi in età compresa tra i sette e tredici anni. Si crea così l’opportunità di svolgere una regolare e sistematica esperienza scout, attività alla quale va riconosciuto l’effetto benefico sulla crescita e sviluppo del carattere dei partecipanti grazie alle esperienze vissute in campo.
Agli inizi degli anni 90 , il Consiglio di Chiesa della nostra comunità, ha istituito un gruppo Scout mosso dal desiderio di servire il Signore tramite la cura e lo sviluppo dei princìpi cristiani nei fanciulli attraverso esperienze pratiche, implicite nella vita d’insieme, quali: la nascita e la cura delle relazioni interpersonali, il gustare le bellezze del creato e la scoperta in essa della mano Dio, l’ascolto di pensieri benevoli offerti dalla lettura e riflessioni della sua Parola, lo svolgimento di giochi nel rispetto delle regole, della collaborazione, l’esercizio della fiducia, della pazienza e dell’ ascolto.
Il primo gruppo Scout evangelico in Italia, almeno per quello che riguarda le chiese pentecostali, nacque qualche anno prima a Milano per l’idea di Germano Giuliani, pastore di quella comunità.
La cura, l’organizzazione e la guida è affidata a una squadra di assistenti, uomini e donne scelte dai responsabili della comunità, che a settembre di ogni anno pianificano un’uscita ogni mese, da ottobre a maggio.
per consentire lo svolgimento dei giochi, e l’affidamento delle diverse mansioni, particolarmente necessario durante il campo finale, il gruppo è ripartito in 4 sottogruppi di pattuglie: Marmotte, Lupi, Orsi, Scoiattoli. Ciascun sottogruppo ha un proprio capo squadra cui fare riferimento. Anche una sana competizione tra le squadre ha un ruolo formativo.
– giocare è una parola d’ ordine tra i ragazzi, pertanto ad ogni “uscita” è dedicato del buon tempo perché le squadre si possano affrontare in giochi di gruppo che promuovono una sana competizione, la lealtà. Viene quindi generata una classifica a punti a fine giornata e in evoluzione ad ogni uscita che porta, con i giochi che si disputano durante il campo finale, alla squadra vincente dell’anno cui segue il festeggiamento per la gioia di tutti i partecipanti.
– passeggiare: muovere un passo dopo l’altro, magari lento ma efficace, lungo sentieri disegnati dalla storia in quei boschi, sui quei prati, nelle loro vesti diverse per ogni stagione, nel silenzio o nel canto, con il cuore verso la meta indicata dagli assistenti o verso quella del proprio cuore, rendono questo tempo una perla preziosa che Dio ci dona a cui ad ogni uscita il gruppo non può rinunciare.
In modo semplice vengono presentati e condivisi argomenti utili ad infondere sentimenti di speranza, di fiducia, di incoraggiamento, di buona volontà, attraverso la lettura e la riflessione partecipata della Parola di Dio.
Il tempo passato insieme nelle uscite e soprattutto nel campo finale è occasione di amicizia e condivisione di esperienze personali. Gli insegnamenti biblici non sono mai astratti o lontani ma si applicano alla nostra vita di piccoli e adulti. La testimonianza vissuta dei responsabili è quindi fondamentale per lo scambio di cultura tra le generazioni. Le uscite RIG offrono un’ottima occasione per una sana amicizia e spirito di gruppo.
L’esperienza più intensa dell’anno è il campo finale che consiste in tre giorni passati in una delle più suggestive zone di montagna della Lombardia. In genere il campo viene vissuto nel mese di giugno, dopo la fine della scuola. Nel programma sono stabiliti i luoghi naturali da esplorare, i temi spirituali da affrontare e le operazioni logistiche per uno svolgimento in sicurezza dei partecipanti.
La volontà del gruppo è sempre quella di portare i ragazzi ad esercitare sempre più comunione con Dio, per questo ogni esperienza inizia con una preghiera, chiedendo la guida del suo Santo Spirito, consapevoli che ogni bene viene dal nostro Creatore e Signore.