Giovanni 14:1 Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me!
La storia di oggi vede Gesù poche ore prima del suo arresto mentre dialoga con i suoi discepoli. Sarà un momento difficile per i discepoli e le loro emozioni e reazioni interessano tutti noi!
LA PAURA NON CONSIDERATA
“darò la mia vita per te…” disse Pietro mentre Gesù predice il suo arresto e la sua morte. Ci sono momenti dove non consideriamo bene le situazioni e le emozioni conseguenti. E in questi momenti sembriamo coraggiosi, quasi spavaldi di fronte alle prove della vita. Gesù ci riporta alle nostre fragilità… “prima che il gallo canti tu mi rinnegherai…” insomma siamo uomini, fragili e la paura farà parte della nostra vita! non riusciremo a evitarla.
LA PAURA AFFRONTATA
Gesù vede i suoi discepoli turbati, pieni di paura, inquieti per il loro futuro immediato. Essi sperimenteranno la solitudine, la perdita di una persona più che cara, fondamentale. Ed è allora che Gesù dice quelle parole di rassicurazione: Il vostro cuore non sia turbato. Sì, Il cuore è la sede dei sentimenti che mutano, si alzano, abbassano, con gli umori, emozioni… Non siamo così anche noi? Quelle parole di Gesù sono una via da percorrere, un tesoro da custodire.
LA PAURA DELLE MALATTIE
Non è solo per il Covid sperimentato negli ultimi anni! La vita nelle società occidentali si è allungata negli ultimi decenni, ma ci porta anche a fare i conti con una peggiore qualità di vita nella vecchiaia, e allora ecco le paure di malattie, di non stare bene, eccetera. Le parole di Gesù, che tra l’altro, lo ricordiamo, morirà poco più che trentenne, ci ricordano che Dio provvederà, ci aiuterà. Gesù ci invita ad aver fede, quella fede che dà forza perché è fondata su chi vince la malattia e la morte.
LA PAURA DELLA SOLITUDINE
I discepoli stavano per perdere il loro maestro, il loro amico sincero, il loro punto di riferimento di una vita! sebbene nessuno è paragonabile a Gesù, anche noi sperimentiamo l’abbandono in alcune fasi della vita. Per un lutto, per le relazioni rotte, e rimanere soli è una delle cose più brutte. Siamo esseri umani, esseri sociali, creati per essere in relazione. Gesù risponde: abbiate fede in Dio e abbiate fede in me… significa che la solitudine sarà per un tempo. Il Cristo che resuscita sta preparando un luogo per vivere insieme a noi! In attesa del suo ritorno, occorre ora comunque elaborare la solitudine e affrontarla con l’aiuto di Dio per trovare nuove relazioni, in questo dovrebbe esserci d’aiuto la chiesa e la famiglia.
LA PAURA DEL FUTURO
Ci sono tante paure che arrivano all’improvviso e mettono a dura prova il nostro cuore. Le relazioni difficili, il lavoro che non va, un senso di insoddisfazione generale, la paura del futuro ecc. Sebbene Dio non ci faccia conoscere in anticipo le cose che avverranno a noi personalmente (e meno male che è così!) tuttavia la Bibbia stessa ci indica cosa avverrà. Il regno di Dio che Gesù è venuto a predicare e preparare si mostrerà in tutta la sua gloria quando Gesù ritornerà. I discepoli non sapevano ancora e non potevano credere che quel Gesù che parlava loro e stava per morire sarebbe risorto. Ma il Gesù storico è anche il Gesù risorto, che tornerà al momento giusto! Questo dovrebbe dare conforto anche a noi, perciò è importante aver fede in quello che dice e fa il nostro Salvatore Gesù! Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me, dice Gesù. È la migliore soluzione alle nostre paure e turbamenti. Un esercizio da ritrovare ogni giorno. Pregando, mettiamo il nostro cuore nelle sue mani!