Vite trasformate

Mi chiamo Maria e sono nata il 16 gennaio del 1945 in provincia di Caserta.

Voglio raccontarvi in breve la mia storia. Mi hanno parlato di Gesù fin da bambina. All’età di dieci anni ho rischiato di morire e, spesso, crescendo, accusavo Dio di non avermi fatto morire, perché più andavo avanti, più nella mia vita incontravo una sofferenza dopo l’altra. Mi sposai.

La mia prima figlia risultò affetta da una malattia incurabile ed aveva bisogno di continue trasfusioni di sangue; dovevamo far fronte a tante spese ed eravamo senza soldi, perché mio marito lavorava pochissimo. Avevo altri due figli e fu dopo l’aggravarsi di salute di mia figlia che un credente mi parlò ancora di Gesù. Io però non lo ascoltavo, rimanevo ancorata  ai miei inutili idoli e non volevo lasciarli! Quando sembrava che le cose migliorassero un po’, a soli trentacinque anni e con tre figli da crescere, rimasi vedova perché un pomeriggio mio marito uscì con la sua motoretta ed ebbe un incidente stradale. Dopo cinque giorni morì, lasciandoci soli e disperati. Intanto mio fratello accettò Gesù e portava i miei figli nella Comunità Evangelica del paese; dopo poco tempo vidi la mia figlioletta malata, che ormai aveva diciassette anni, confidare in Dio. Ricordo che pochi istanti prima che morisse tra le mie braccia, ebbe il tempo di invocare Gesù e, nonostante soffrisse molto per dolori lancinanti al petto, mi lasciò con quel Nome sulle labbra. In seguito a questo grande dolore, il mio cuore divenne ancora più duro, continuavo ad incolpare Dio, per quanto mi accadeva. Ero affetta da un forte esaurimento nervoso, molte volte avevo tentato il suicidio, fumavo tre pacchetti di sigarette al giorno, riponevo la mia fiducia in amici e parenti, ma ricevevo solo delusioni. Il dolore era continuo, l’angoscia non mi abbandonava mai, spesso passavo giornate e notti intere a piangere. Nel frattempo anche l’altra mia figlia aveva accettato Gesù e, quando vedeva che io riponevo la mia fiducia nelle amicizie che avevo, lei mi diceva di confidare in Dio che è vivente ed è il solo che davvero non delude mai, comprende e consola. Quelle parole sembravano non avere effetto su di me. Ma poco tempo dopo, a causa di ulteriori problemi, divenni ancora più disperata e cominciai a gridare a Dio. Non appena Lo invocai e Gli chiesi perdono, cominciai a sentirmi leggera. Sentivo l’odio ed il disprezzo che provavo verso i miei nemici scomparire ai piedi di Gesù, e Egli entrò nel mio cuore. Mi sentii letteralmente lavata dai miei peccati, Egli fece di me una nuova creatura. Rimaneva però il problema del fumo! Non riuscivo a smettere da sola e facevo sempre più fatica a respirare. Finchè un giorno pregai con tutto il cuore e fui liberata in un attimo anche da questo vizio.

Tutto questo accadde nel 1993, avevo allora 48 anni. La mia vita era trascorsa per buona parte nella sofferenza, ma in Gesù cominciai di nuovo a vivere, grazie al mio Signore che salva, guarisce, libera e battezza con lo Spirito Santo, donando gioia, riposo e la vera pace. Concludo affermando che fin qui l’Eterno mi ha soccorso, oggi percorro questa mia vita con la certezza che Colui che ha iniziato un’opera buona la porterà a compimento.

 

Maria P.