Mi chiamo Maria José e oggi vorrei raccontarvi la storia della mia fede.
Le mie radici
Sin da bambina ho potuto ammirare la vita di fede osservando mia nonna Esperanza.
Si svegliava la mattina e cominciava letteralmente a dialogare con Dio, lo ringraziava perché stava iniziando un nuovo giorno e poi apriva la Bibbia e leggeva qualche passo.
Per me era una scena di assoluta quotidianità. Questo mi faceva credere fermamente nell’esistenza di Dio, quello che allora non sapevo però era che anche io avrei potuto gustare quella fede in prima persona.
La svolta
All’età di diciotto anni mi ritrovai ad attraversare un periodo strano della mia vita, sentivo una solitudine e un senso di incertezza che nessuna amicizia riusciva a colmare, seppur le amicizie non mi mancassero.
Avevo anche un sano sostegno familiare ed ero circondata dall’amore.
Così, in una situazione di apparente benessere, arrivò per me il tempo giusto per conoscere quel Dio che avevo sempre visto da lontano.
Trovai in Gesù un amico perfetto, iniziai a conoscerLo leggendo la Bibbia e desideravo saperne sempre di più.
Mi ritrovai a riconoscere di avere bisogno di Lui e ad accettare il suo sacrificio sulla croce. Compresi che era morto per me e chiesi perdono dei miei peccati.
E da allora cosa è cambiato?
Direi ogni cosa. Ero una ragazza molto insicura e grazie a Dio ho compreso di avere un’identità ben precisa: sono Sua figlia e sono amata profondamente.
Inoltre Dio ha messo in me una pace profonda, trasformando le mie ansie e le mie paure.
Questo non significa che io non abbia difficoltà o problemi. Però è cambiato radicalmente il mio approccio, affronto la vita sapendo che sono nelle mani di Dio e ogni cosa che Lui permette nella mia vita ha un proposito.
Affronto la vita con gratitudine, riconoscendo che ogni cosa che ho è un dono di Dio.
Dio mi ha donato una meravigliosa famiglia e una figlia che è per me una vittoria.
Ho affrontato una gravidanza delicata e ho dato alla luce Vittoria Esperanza quando ancora era prematura.
La me di un tempo sarebbe sicuramente stata molto in ansia e forse sarebbe stato anche lecito. In quel momento però ho sperimentato una pace sovrannaturale, sapendo che Dio aveva il controllo. Ho sperimentato sulla mia pelle ciò che troviamo scritto nella Bibbia:
“…e la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” Lettera ai Filippesi 4:7
E il futuro?
Il pensiero del futuro è per me sereno. Riposo nella certezza che il mio Dio ha cura di me, qualunque circostanza dovrò affrontare.
Sono consapevole che il futuro non ci appartiene, ogni giorno che abbiamo è davvero un dono e possiamo scegliere come viverlo.
Considero importante poter condividere quello che Gesù mi ha donato.
Perciò se ti trovi in una condizione di ricerca ti invito a conoscere Gesù: se lo cerchi con tutto il cuore sicuramente Lo incontrerai.
Maria José