Io ho scelto Gesù

Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me: e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Galati 2:20)

Io ho scelto Gesù, non l’ha fatto qualcun altro al posto mio ma è una mia decisione convinta e sicura. Se vuoi seguire Gesù non può essere qualcosa di diverso, la tua scelta non può essere superficiale o precaria. Gesù non accetta operai che non sono sicuri di lavorare per lui, amici che non sono certi di volerlo amare, compagni poco disposti a condividere con lui la propria sorte. Gesù non può scegliersi una squadra che non è convinta del proprio allenatore e delle sue indiscutibili qualità; non può prendere a suo seguito chi dubita più volte di quanto creda. Non può arruolare soldati che non apprezzano l’armamentario che lui mette a loro disposizione; soldati che contestano le manovre del proprio generale, che non eseguirebbero gli ordini ricevuti. Non potrebbe avere con sé studenti che si credono più illuminati dei loro professori, che non amano sfogliare i Suoi libri e conoscere le sue parole. Gesù ha bisogno di uomini, donne, giovani disposti a fare una scelta su cui non discutere mai, ma rimanere fermi e incrollabili. Siamo in grado noi di compiere una simile decisione? Secondo Dio si, dipende solo da quanto lo vogliamo per davvero! Dio sa suscitare dentro di noi le motivazioni più profonde e radicali. Lo fa tramite il Suo amore: …mi ha amato e ha dato se stesso per me. Con l’amore di Cristo può nascere il nostro amore per Lui, esso sarà un amore sincero, genuino, ancora fragile, ma non al punto da non potersi decidere di seguirlo con tutto il cuore. Se non riflettiamo intensamente su quell’amore divino che non ha precedenti in tutta la storia dell’uomo, non faremo mai una scelta convinta per Gesù. La dimostrazione che mette fine a ogni contestazione, la prova inconfutabile del Suo amore per noi Gesù l’ha concretizzata morendo sulla croce. Quell’amore sa compiere miracoli, ci convince a rinunciare al nostro “amico” più prezioso, che tanto stimiamo e tanto amiamo più di qualunque altro: il nostro “io”. L’amore di Cristo non scavalca il nostro “io”, ma lo convince a desistere, a rinunciare per sempre a quel trono su cui baldanzoso siede da quando siamo nati. Sono stati in molti a tentare di detronizzarlo, ma hanno fallito tutti. Ci ha provato l’educazione genitoriale, la scuola, la religione, lo sport, gli amori, le amicizie… ma niente, lui non ha mai mollato, è rimasto saldo al suo posto governando l’esistenza. Ma davanti alla croce di Cristo il nostro “io” è stato compunto nel cuore, ha deciso di farsi crocifiggere con Gesù; ha deciso di non fare più il sovrano, ma di lasciare il posto alla sovranità di Dio. Oggi non viviamo più per noi stessi soltanto, ma prima ancora, viviamo per Gesù. Molti sono i difetti che accompagnano il nostro “io”, ma il più orrendo, l’arrogante orgoglio, è stato sconfitto dal sangue di Cristo. Oggi dipendiamo da Gesù, non possiamo fare a meno di Lui, in ogni cosa abbiamo bisogno di confidarci con Lui e di cercare le Sue risposte, la Sua volontà! Si, siamo decisi a continuare a seguire Cristo, non ci ha mai deluso, ci ha sempre trattato come persone uniche e speciali.