Mi chiamo Marinella e voglio ringraziare il Signore per come un giorno si è fatto conoscere da me. Ho sempre creduto nell’esistenza di un dio; ero convinta ci fosse un’entità superiore che aveva creato tutto, però pensavo che ognuno potesse rivolgersi a lui come meglio credeva cercando di comportarsi più o meno bene.
Tanti “peccatucci” potevano essere abbuonati, l’essenziale era di non essere proprio dei malvagi; tutti alla fine, magari dopo secoli di purgatorio, sarebbero stati salvati. Quindi tutto sommato non conoscevo Dio e non facevo nulla per conoscerlo di più. Ero piuttosto indifferente, ma Dio, e lo ringrazio per questo, dà a tutti la possibilità di conoscerlo.
Per quanto mi riguarda Egli si è servito della depressione di cui ho cominciato a soffrire, anche se a periodi alterni, da quando avevo 16 anni; c’erano dei periodi in cui stavo abbastanza bene ed ero piena di entusiasmo, ai quali alternavo dei momenti in cui non avevo nessuno stimolo e tutto mi sembrava vuoto e senza senso. Guardavo quelli che ai miei occhi stavano bene, vivevano allegri e spensierati e mi domandavo cosa mai avessero di diverso da me. Dopo qualche anno, in cui continuavano questi “alti e bassi”, mi sono sposata e invece di trovare la tranquillità ho cominciato ad avere anche degli attacchi di panico il che mi faceva vivere sempre in uno stato di ansia che mi prostrava. Pensavo sempre che potesse succedere qualcosa di catastrofico da un momento all’altro non solo a me, ma anche a mio marito e ai nostri figli, per cui mi sentivo veramente schiacciata dall’ansia. In quel periodo una mia cara amica che si era da poco convertita, cominciò a parlarmi di Gesù e di come Lui era in grado di aiutarmi ad uscire dal tunnel nel quale mi trovavo; a dire il vero la ascoltavo per non farla restare male perché vedevo che lo faceva con l’intento di aiutarmi, ma mi sembrava impossibile quello che mi raccontava anche se potevo effettivamente vedere che la sua vita era cambiata…ma che Dio si interessasse personalmente a ciascuno di noi mi sembrava veramente un follia! Il tempo passava e continuavo ad ascoltare le sue parole così un giorno mi sono ritrovata a leggere la Bibbia, e la Parola di Dio per me è stata una rivelazione. Ho scoperto che Gesù non era venuto per togliere un generico peccato originale di cui sinceramente non mi sono mai sentita responsabile, ma per prendersi personalmente cura di me. Ho cominciato a comprendere sempre meglio il motivo della Sua venuta nel mondo: ho scoperto che Gesù era venuto per i miei peccati e per darmi col Suo perdono la vita eterna; ho capito che dovevo chiedere perdono di tutte le cose sbagliate che avevo fatte e che solo adesso mi si rivelavano ai miei occhi in tutta la loro gravità; ero una peccatrice bisognosa dell’aiuto di Gesù!
Quando ho chiesto perdono a Dio per i miei peccati mi sono subito ritrovata, quasi senza rendermene conto, a non avere più tutte quelle paure che prima mi angosciavano; la vita ha cominciato ad avere un senso ed io a non sentirmi più sola in questo mondo caotico.
Il Signore era al mio fianco per aiutarmi in ogni bisogno e la mia vita era nelle Sue mani.
Marinella L.