ZAHRA significa splendente

Questa è una storia vera. Ma prima devo fare una premessa: la violenza è sempre da condannare, che provenga da uomini o da donne, da bianchi o da neri, da religiosi e non religiosi, da nord o da sud, la violenza è male e basta!

La storia è vera ed è stata raccolta dalla testimonianza di un pastore evangelico:

Zahra è una giovane di venti anni. Appare un giorno durante i nostri incontri settimanali in chiesa. Non la conosciamo, non parla italiano e non sappiamo da dove viene.

Con l’aiuto di alcune interpreti e l’immancabile traduttore Google riusciamo a comunicare almeno quanto basta. Dopo qualche settimana ricostruiamo e comprendiamo un poco di più la sua storia che sembra tratta da un film, invece è una storia vera, e constatiamo che la realtà supera la fiction.

Ci racconta che proviene dall’Iran, e che tre anni prima Gesù le è apparso in sogno. Successivamente un’amica le parla di Gesù. Zahra inizia a leggere il vangelo e poco dopo accetta Gesù come suo salvatore.

Ha un fratello credente in Germania, anche lui si è convertito al cristianesimo dieci anni prima. La loro famiglia è musulmana, molto religiosa e radicale.

Ci racconta che dopo che suo padre è morto, la sua famiglia ha iniziato a ostacolare la sua nuova fede, con minacce di morte perché la sua conversione disonora la famiglia.

Zahra racconta di quando, nella sua città in Iran, mentre si stava recando in una chiesa che si riuniva nelle case, è stata seguita e arrestata dalla polizia, per poi essere messa in prigione per un mese. Lì viene maltrattata e picchiata. La madre dovrà pagare un’ingente somma di denaro ad un avvocato per farla rilasciare su cauzione. Zahra vede in questo comunque la mano di Dio che libera.

La giovane torna a casa inizia a vivere sotto la pressione e i maltrattamenti a causa della sua fede. Lo zio paterno vuole costringerla a sposarsi con un parente musulmano, un cugino maggiore del quale lei sarebbe dovuta diventare la seconda moglie. Zahra si rifiuta e comunica l’intenzione di andare via di casa. Nei giorni successivi viene picchiata molto severamente dallo zio, riportando una frattura a una gamba, “così non potrai scappare” dice lo zio! Ci mostra una foto della gamba!

Dopo qualche tempo riesce finalmente ad uscire dall’incubo, e riesce a scappare di casa con l’aiuto delle sorelle, portando con sé solo uno zaino.

Sua madre è a conoscenza del piano di fuga, ha il cuore affranto ma è d’accordo col suo piano di fuga; vuole evitare un’uccisione in famiglia.

Finalmente Zahra riesce ad uscire dall’Iran con l’aiuto di un trafficante di esseri umani.

Raggiunge un paese europeo, ma ci sono problemi di visto, allora si trasferisce in Italia ed è per questo che l’abbiamo conosciuta.

Ora Zahra dopo essersi battezzata in acqua nella chiesa italiana si è traferita in un altro paese europeo, è sposata ed è felice.

A noi rimane il ricordo di una giovane che si presentò in chiesa, con una lingua incomprensibile ma con il sorriso dei figli di Dio, che nonostante le sofferenze e le ferite subite crede in Gesù e spera in un futuro migliore.

Zahra significa splendente nella sua lingua. Ora lei può splendere in libertà, quella di Cristo

Come detto all’inizio l’uomo dimostra il suo disagio anche con la violenza, ma Cristo ci libera dal male e ci salva… questa è una grande e buona notizia… Dio ci benedica