Unico consolatore

“Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore; la mia mano è stata tesa durante la notte senza stancarsi, l’anima mia ha rifiutato di essere consolata” (Salmo 77:2)

Quando passiamo per le difficoltà della vita, di qualunque genere possano essere, lutto, malattia o altro, c’è un sentimento che si forma nel cuore, di solitudine, abbandono, sconcerto, e l’anima si trova in basso, tra la polvere. In questa condizione le persone care cercano di consolarci con parole dolci, coinvolgendoci in attività per farci distrarre e farci ritrovare il piacere delle vita, e quindi farci tornare ad amare la vita. E invece l’anima si rifiuta, non vuole essere consolata, come se ogni tentativo umano fosse imparziale e incompleto. Il salmista ci fa intravedere una grande verità: solo Dio può consolare il cuore afflitto! Lui ha un balsamo per il nostro cuore che nessun altro possiede. I suoi piani per noi sono meravigliosi ed eterni. Il tocco della sua mano su noi è benefico. In definitiva solo Lui può sbloccare la situazione più terribile e farci tornare ad amare la vita. Oh, grande amore divino che non rimane lassù ma che ci viene incontro per sollevare il misero dalla polvere. Oh, grande amore di Cristo che muore sulla croce per evitarci la morte eterna. Stupendo amore di Dio che non ci abbandona in preda allo sconforto. Egli è l’Iddio delle consolazioni. L’unico che ci riesce veramente.Ora lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza, consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola” (2 Tess.2:16,17).