Tutto può cambiare

Ciao, mi chiamo Eleonora, ho 22 anni e sono nata in una famiglia cristiana. Sin da bambina ho sempre amato la Parola di Dio e andare in chiesa. Alla scuola domenicale imparavo tutti i versetti a memoria ed ero la prima della classe. All’età di sette/otto anni dopo aver mangiato gelato e pastina ho avuto durante la notte un “infarto allo stomaco” (l’ischemia intestinale è un evento poco conosciuto ma spesso mortale) con conseguente blocco del cervello che poteva portarmi alla morte. Ringrazio il Signore, perché quella notte, mentre mia mamma era indaffarata in un’altra stanza, le ha fatto sentire di venire a controllarmi perché avevo un problema. Se non lo avesse fatto, io oggi non sarei qui a raccontarvelo. Anzi, il Signore ha fatto molto di più: ha protetto il mio cervello che avrebbe potuto subire danni gravi. Dopo questo episodio ho iniziato a sentire che il Signore era al mio fianco, ero sempre la prima della classe alla scuola domenicale, non perdevo una lezione. Con l’avvicinarsi dell’adolescenza però, il bullismo di cui ero vittima a scuola iniziò a pesarmi; mi sentivo sbagliata, triste, rifiutata, non avevo molti amici e quei pochi che avevo li vedevo solo la domenica. Iniziai quindi a cercare l’approvazione dai miei compagni di classe, cambiando qualche mia piccola abitudine. Iniziai a dire parolacce, ad ascoltare musica metal, a desiderare cose che sapevo che Dio disapprovava; ma per me l’approvazione dei miei compagni era al primo posto, anche se continuavo comunque a non saltare una lezione di scuola domenicale. Ero diventata una credente tiepida con una doppia faccia. Ma il Signore aveva in mente altro per me. Quella vita mi aveva resa depressa e falsa e un giorno di maggio del 2011, durante un evangelizzazione, il Signore mi parlò e mi disse: “Tu hai bisogno di Me”. Dovette ripetermelo due volte perché io dentro di me pensavo: “No, io non ho bisogno, sono a posto così”, ma ingannavo me stessa. Durante quell’incontro, al secondo appello per la salvezza, ebbi un dolore fortissimo al petto, talmente forte che mi decisi ad andare avanti e dare una chance al Signore. Mentre percorrevo il corridoio, quel dolore si tramutò piano piano in lacrime; pregò per me un fratello francese, non capii la sua preghiera ma non mi importava, eravamo io e Gesù e gli promisi che sarei cambiata e che gli avrei dato il mio cuore.

Dopo tre mesi, durante un campeggio, il Signore mi fece capire che non solo io avevo bisogno di Lui, ma che lo avevo “tradito”. Un senso di colpa saliva dentro di me, non lo volevo tradire ma volevo solo che i miei compagni smettessero di prendermi in giro. Quel giorno chiesi perdono a Gesù e gli chiesi di aiutarmi a scuola. In risposta il Signore mi battezzò con lo Spirito Santo. Non avevo ancora fatto il battesimo in acqua e dissi al mio pastore che volevo battezzarmi e fare il patto in chiesa. Egli accettò. Dovetti aspettare quasi un anno, e il 15 aprile 2012, finalmente, davanti a parenti ed amici ho scelto seriamente di seguire Gesù. Il Signore diventò ufficialmente il mio migliore amico, a scuola non smisero di prendermi in giro, ma cambiai io, non ero più sola come pensavo, affrontai quella prova con nuove consapevolezze e forze. I versetti imparati da bambina mi consolavano; il salmo 23 era diventato il mio “motto” ogni volta lo recitavo nel mio cuore e mi dava pace. Un verso in particolare: “quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte io non temerei alcun male perché tu sei con me”. Oggi il Signore è sempre con me e gli sono grata per questo. Per tredici anni ho dovuto sopportare il bullismo a scuola, ma Dio mi ha protetta e ora ho nuove forze per sopportare una nuova prova in cui ora mi trovo, ma con la certezza che “…tutte le cose cooperano al bene di coloro che amano il Signore, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.” (Romani 8:28)

Il Signore mi ha dato di servirlo alla scuola domenicale e insieme ad altri fratelli collaboro in alcune recite per bambini, e sicuramente ha in mente per me qualcosa di meraviglioso! Io lo so e lo credo, perché altrimenti quella notte di quattordici anni fa mi avrebbe portata con sé. So anche che Lui ha un piano meraviglioso anche per te che leggi; forse ora ti trovi in un periodo duro e difficile e pensi che nessuno possa capirti, ma sappi che Gesù ti ama e ti capisce e vuole il tuo bene: cercalo, sfidalo, dagli la possibilità di aiutarti e supererà ogni aspettativa, Lui vuole solo il tuo bene e non ti deluderà.

Eleonora