Dio, il mio migliore amico

Mi consola sapere che nei momenti difficili e nei momenti in cui ho bisogno di qualcuno con cui poter parlare, non sono sola.

Mi chiamo Nevena e ho 20 anni.

Vi voglio raccontare in breve come Dio ha operato nella mia vita e come sta continuando a farlo. Sono nata in una famiglia cristiana e sin da piccolina vado in chiesa, ma non sono mai stata particolarmente interessata, semplicemente seguivo quello che i miei genitori mi dicevano. Perciò, molte volte mi ritrovavo ad andare agli incontri organizzati appositamente per ragazzi/adolescenti il sabato pomeriggio, dove veniva spiegata la parola di Dio e si facevano delle attività tutti insieme. Anche in quei casi non ero interessata, andavo con zero aspettative, anche se una volta uscita di li ero sempre ripiena di pace e di gioia, che però non consideravo molto.

Oltre a quegli incontri, durante gli anni partecipavo ad un campeggio cristiano, al quale andavo tutte le estati per una settimana.

Un’estate

durante questo campeggio, ci fu una serata in cui dovevamo pescare un biglietto da una scatola, con su scritto un versetto della bibbia e trovai citato: “Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi”. Geremia 29:11-14

Leggendo questo versetto rimasi sorpresa perché sentivo che mi rappresentava parecchio, ma anche qui non lo considerai per molto tempo.

Una volta compiuti i 18 anni, mi sentivo più libera di scegliere quello che preferivo, quindi mi ritrovai in un periodo di “ribellione” dove volevo fare le mie esperienze, seguendo amicizie che mi portavano a fare cose sbagliate, perché la voglia di essere accettata dai miei amici e quella di dare un senso alla mia vita era forte.

Il tempo andava avanti cosi, finché non iniziai a domandarmi cosa effettivamente avesse senso. Mi ritrovai in un periodo in cui avevo un vuoto enorme dentro, non trovavo pace, mi sentivo sempre sola e avevo solo momenti di tristezza…

Passavo momenti dove mi chiedevo il perché di queste emozioni. Era una lotta continua contro i miei pensieri, volevo uscire da lì in qualche modo.

Sempre durante quel periodo, dove pensavo a tutto quello che stavo passando e dove avevo sensi di colpa per quello che facevo con i miei amici, mi contattò una ragazza della chiesa, chiedendomi come stessi e se mi andava di vederci dopo tanto che non lo facevamo. All’inizio ho pensato di dirle di no perché mi sentivo in difetto e in colpa, peró ricordo che appena mi arrivò quel messaggio, rimasi colpita perché era proprio durante quel periodo buio della mia vita. Infatti ci ripensai e alla fine le dissi di sì, e che in realtà avevo bisogno di parlare con qualcuno. Dopo l’uscita mi sentii più leggera, ero contenta.

Di mia spontanea volontà

e con tanto coraggio, decisi di ritornare ad uno degli incontri organizzati in chiesa, dopo anni che non lo facevo. Non nego che è stata una delle scelte migliori che potessi fare.

Dopo quel giorno, ho iniziato a comprendere quanto l’amore di Dio è grande e quante cose ha ancora in serbo per me.

Ho anche capito quanto quegli incontri a cui andavo in realtà mi facevano bene e che dentro di me hanno lasciato un segno meraviglioso, la presenza di Dio.

Le esperienze fatte in quel campeggio le porto ancora dentro e quel versetto mi accompagna tutt’ora.

Invito chi si trova in un momento di tristezza, di difficoltà, dove magari sente un vuoto perenne di ricercare Dio, per un incontro personale, perché Lui è sempre li, che ci aspetta a braccia aperte.